La Ruota degli Esposti di Napoli cos'è e come visitarla
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Direttore: Alessandro Plateroti

La Ruota degli Esposti di Napoli: una casa per i bambini abbandonati

interno chiesa panche altare

Dal 1600 la Ruota degli Esposti a Napoli è stata una culla sicura per tutti i neonati abbandonati che venivano affidati alle cure delle balie.

Situata nel complesso monumentale dell’Annunziata di Napoli, la Ruota degli Esposti napoletana è sicuramente uno degli esempi più conosciuti di questo meccanismo particolare con cui le famiglie, spesso le più povere, decidevano di abbandonare i propri neonati nella speranza di un futuro per loro migliore. È stata in funzione per oltre 300 anni e sebbene oggi non sia più utilizzata, è possibile visitarla all’interno della Basilica della Santissima Annunziata Maggiore.

interno chiesa panche altare
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Origine della Ruota degli Esposti

La prima Ruota degli Esposti nel mondo non è di Napoli, ma nasce in Francia presso l’ospedale dei Canonici di Marsiglia nel 1188, poco dopo viene introdotta ad Aix-en-Provence e a Tolone. In poco tempo si diffuse in diversi paesi europei come Spagna e Grecia. In Italia oltre al caso napoletano, venne introdotta anche a Milano, Firenze, Bologna e nella maggior parte dei grandi centri italiani. Interessante è invece il caso dell’Inghilterra che non adottò mai la ruota perché l’abbandono e l’infanticidio non erano considerati dei problemi sociali, non era strano infatti trovare corpi di neonati nelle fogne o nelle fosse comuni.

La Ruota degli Esposti napoletana

In Italia la prima ruota è proprio quella di Napoli e viene introdotta presumibilmente tra il XIV e XV secolo presso la Real Casa Santa dell’Annunziata di Napoli, congregazione fondata nel 1381 che si occupava proprio di accoglienza e assistenza dei neonati abbandonati. Sicuramente in funzione dal 1600 a quando risalgono i primi registri degli accessi, la ruota era una sorta di bussola che consentiva di inserire i bambini all’interno di una fessura che poi venivano raccolti dalle balie presenti dall’altra parte del muro. Spesso i neonati erano accompagnati da bigliettini o oggetti per aiutare poi i genitori ad identificare il proprio bambino nel futuro.

La Ruota degli Esposti è stata rimossa il 27 giugno 1875 ma il fenomeno è continuato anche negli anni successivi, fino almeno al 1980. In questi anni, in assenza della ruota, i neonati venivano abbandonati sulle scalinate d’ingresso della Basilica.

I figli della Madonna: come nasce il cognome Esposito

I figli abbandonati attraverso la ruota venivano considerati i “figli della Madonna” perché venivano da lei protetti e accolti nella casa fino alla maggiore età. Ai neonati veniva poi assegnato un cognome che spesso si ripeteva per più bambini. Infatti il loro status di “expositus” ovvero “esposto alla ruota”, determinò l’origine del cognome Esposito. Sicuramente Esposito è il più diffuso, oltre a questo si possono identificare però altri cognomi simili, ad esempio: Espositi, Esposti, D’Esposito, Sposito, Sposti, Sposto, Spista.

È del 1° gennaio 1623 il primo Esposito della storia ufficialmente registrato, il bambino in questione si chiamava Fabrizio ed aveva due anni.

Come visitare la Ruota degli Esposti

L’originale Ruota degli Esposti in legno è conservata all’interno della Basilica della Santissima Annunziata di Napoli in via Annunziata 34. È possibile visitarla dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 13:30 (orario dell’ultimo ingresso). La struttura è gestita dal comune di Napoli e per i gruppi, sul sito del comune, è specificato che è gradita la prenotazione.

Dall’esterno si può invece osservare la fessura dalla quale venivano inseriti i bambini, si trova sul fianco sinistro della Basilica osservando il portone d’ingresso principale.

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ultimo aggiornamento: 12 Aprile 2023 13:19

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